Hallelujah, il brano strappalacrime per eccellenza, scritto da Leonard Cohen nel 1984, in realtà non dovrebbe proprio proprio essere strappalacrime.
Ti avverto che da qui in avanti ci saranno discorsi anche riguardo la sessualità, cercherò di essere il più family friendly possibile!
La religione ed il sesso
Eh sì, se anche tu hai condiviso su Facebook un pezzo dell’Hallelujah per fare il depresso, sappi che praticamente hai condiviso o teoria musicale, o un pezzo di Kamasutra, antico testo sanscrito che descrive l’atto sessuale nelle sue sfaccettature.
Il brano infatti non parla dell’hallelujah per una qualche divinità, bensì l’hallelujah descritta è l’orgasmo, ed il testo è ricco di allusioni. Mentre la prima strofa è geniale!
Analizziamola insieme!
Now, I've heard there was a secret chord That David played, and it pleased the Lord
Perchè “c’era un accordo segreto”?
Se ascolti bene, il brano alterna due accordi all’ingresso, precisamente un do maggiore ed un la minore, due accordi che possono far parte di una scala maggiore (“allegra”) o minore (“triste, cupa”).
Accordo segreto, perchè non sappiamo la tonalità.
David(e) secondo la Bibbia, suonò l’arpa per far guarire Saul
Ma ora viene il bello!
But you don't really care for music, do you?
Eh certo che non ti interessa la musica, se sei qui è perchè vuoi sentire altro…
It goes like this, the fourth, the fifth The minor fall, the major lift The baffled king composing Hallelujah
A mani basse la strofa più geniale che abbia sentito. Parla LETTERALMENTE degli accordi del brano. La quarta, la quinta, la minore che abbassa e la maggiore che innalza, ed è la vera successione di accordi del brano!
Nelle strofe successive, il brano parla di passaggi della Bibbia o allusioni sessuali.
Cohen ha scritto decine di strofe diverse per il brano (si dice siano 80) per questo è impossibile parlare di tutte nel dettaglio.
Scandalo!
Beh, se vi siete scandalizzati, sapendo che parla letteralmente di sesso, sappiate che non dovete.
Tantissime religioni e culture diverse infatti venerano l’atto sessuale come un qualcosa di divino.
È un po’ un modo per parlare di qualcosa sempre troppo poco trattato nella musica ed un modo per unire tutto il disordine nel mondo. Cohen afferma questo, parlando del brano:
Questo mondo è pieno di conflitti e pieno di cose che non possono essere unite,ma ci sono momenti nei quali possiamo trascendere il sistema dualistico e riunirci e abbracciare tutto il disordine, questo è quello che io intendo per Hallelujah. La canzone spiega che diversi tipi di Hallelujah, e tutte le Hallelujah perfette e infrante hanno lo stesso valore. E’ un desiderio di affermazione della vita non in un qualche significato religioso formale,ma con entusiasmo,con emozione. So che c’è un occhio che ci sta guardando tutti, c’è un giudizio che valuta ogni cosa che facciamo.
Leonard Cohen
Hallelujah, tra cover ed esibizioni
Questo brano è uno dei più coverizzati in assoluto e la versione di Jeff Buckely, pubblicata nel suo primo e ultimo album, ha dato un grandissimo contributo al successo del brano, tanto da diventare più famosa dell’originale.
Oltre alle cover, data la difficoltà tecnica e la predisposizione a trasmettere emozioni, questo brano è un must per ogni cantante e rappresenta un punto di arrivo, tecnicamente parlando.
E quindi eccoci qui. Tu lo sapevi il vero significato del brano? Faccelo sapere!
Grazie della consueta lettura, ci vediamo mercoledì per una nuova intervista!
~Macca
Professore di Sistemi Informatici, studente di Ingegneria informatica, polistrumentista, blogger ed addetto stampa classe 2002 di Bergamo. Mi sono avvicinato al mondo della musica nel 2014 prendendo lezioni di pianoforte. Vivo il mondo della musica a 360°, vantando un disco da solista ed un tour con una band.
Ho creato il blog newvibesinmusic.it nel marzo del 2020 e tutt’ora continuo a curarne le pubblicazioni ed i servizi.