Capita, quando conosci artisti più o meno della tua età (lui è del 2001), di provare un po’ di invidia nei loro confronti. Ho conosciuto Claudio Sirigu e sono rimasto fin da subito affascinato dalla sua umiltà e dal suo talento.
Oggi il nostro ospite è una bellissima persona, nonchè un cantante molto più maturo della media della sua età.
Chi è Claudio Sirigu?
I primi approcci alla musica
Claudio sviluppa la passione per la musica grazie alla sua famiglia, in particolare grazie al padre chitarrista e compositore ed allo zio, anch’egli autore di diversi brani.
Fin da piccolo ho nella testa il suono della chitarra di mio papà e mia mamma che canta in casa.
Anche io improvvisavo testi mentre mio papà suonava, quindi sono abituato alla musica in casa.
Claudio Sirigu, parlando dei genitori musicisti
All’età di 12 anni ha chiesto in regalo un flauto di pan.
Sì. Un flauto di pan a 12 anni.
Probabilmente a 12 anni chiedevo ai miei di comprarmi caramelle (anche se lo faccio tutt’ora)
Sono convinto che musicisti si nasce. Secondo me la predisposizione al mondo della musica è una cosa innata e Claudio è un’incarnazione di questa mia idea.
Il primo album
Superato un periodo in cui si vergognava di far sentire i suoi brani ad amici e parenti, ha pubblicato il primo album registrando campioni già fatti con la tastiera e voce con il cellulare.
L’album ha riscosso un buon successo tra parenti e amici, che hanno supportato Claudio nella stesura di nuovi brani. Ha dimostrato durante l’intervista di essere una persona veramente molto umile e sono convinto che questo suo atteggiamento conti molto di fronte ad altre persone, musicalmente parlando.
Ero un po’ preoccupato prima di far ascoltare i miei brani agli amici, grandi amanti del rap.
Poi non sono una persona che impone gli ascolti, o si mette a rompere le scatole con i suoi brani, e forse anche per questo i miei amici mi hanno comunque supportato
Claudio – parlando delle critiche degli amici
Aria, il nuovo disco
Questo è già il quarto album di Claudio, ed è rarissimo vedere così tante pubblicazioni da parte di un ragazzo ancora così giovane
Per di più ha il ritmo di un album all’anno, tutti autoprodotti e solo questo basta per far capire quanto lui sia prolifico e pieno di idee!
L’album, come già detto, è completamente autoprodotto. Piano, basso e chitarra sono suonati da lui (che oltretutto conosce anche il clarinetto) mentre la batteria è programmata in MIDI, ma comunque composta ancora da lui.
Ha allestito uno studio in casa sua, grazie al quale riesce a registrare i suoi brani interamente, oltre ad aiutare altri artisti emergenti nella produzione dei pezzi.
La nascita dei brani
Se hai già letto uno dei nostri articoli, oltre ad essere una bella persona, saprai che solitamente parliamo di ogni brano contenuto in dischi o EP.
Il problema è che qui ci sono 12 brani e una intro strumentale, quindi l’articolo finirebbe domani
Comunque parliamo dei brani più interessanti
La strada di casa mia
Claudio vive in provincia di Milano, ma la sua famiglia è originaria del sud (Gargano, Puglia) e Claudio passa spesso gran parte dell’estate al sud.
Anche per questo, un po’ per legame affettivo, un po’ per abitudine, ha passato lì qualche giorno di vacanza con quattro suoi amici per festeggiare i suoi 18 anni.
Durante la prenotazione delle stanze e la programmazione del percorso, lui viaggiava con la mente, arrivando a scrivere La strada di casa mia.
Time Lapse
Claudio racconta di aver vissuto gli ultimi mesi come un periodo di cambiamento e Time Lapse è la proiezione della sua vita e carriera nella musica.
È forse il brano più affascinante del disco, perchè parla di passato, presente e futuro, con una ritmica molto leggera ma catchy e una scelta nel giro di accordi e sonorità non proprio scontata.
Poi, mentre ascoltavo, ho sentito un assolino con la chitarra che mi ha veramente colpito. Tanta tanta roba, davvero!
Lui però la vede in modo un po’ pessimistico:
È un bel brano, a cui sono molto legato, ma non penso verrà ascoltato molto, soprattutto a causa della sua lunghezza (il brano dura 5:47 minuti)
Claudio Sirigu – parlando di Time Lapse
Nessuno
Nessuno parla in modo velato dell’alzheimer, malattia che ha dovuto affrontare in prima persona quando ha scoperto che una sua parente stretta non lo riconosceva più.
Molto apprezzabile il fatto che per discrezione e rispetto, non parla della malattia in modo diretto, ma la si può riconoscere leggendo tra le righe del brano.
Personalmente, oltre ai brani di cui ho parlato qui sopra, ho apprezzato in generale tutto il disco.
Consigliatissimo veramente
Anche per oggi abbiamo finito. Ho conosciuto una bellissima persona, davvero umile e talentuosa!
Io ringrazio Claudio per l’intervista e ringrazio te per la consueta lettura.
Puoi leggere articoli simili a questo cliccando le categorie qui sotto o i consigliati a lato!
Grazie ancora, ci vediamo martedì prossimo con un nuovo articolo!
Professore di Sistemi Informatici, studente di Ingegneria informatica, polistrumentista, blogger ed addetto stampa classe 2002 di Bergamo. Mi sono avvicinato al mondo della musica nel 2014 prendendo lezioni di pianoforte. Vivo il mondo della musica a 360°, vantando un disco da solista ed un tour con una band.
Ho creato il blog newvibesinmusic.it nel marzo del 2020 e tutt’ora continuo a curarne le pubblicazioni ed i servizi.
Claudio sei fantastico!
Complimenti Claudio, sei un musicista speciale e bravissimo. Le tue canzoni sono meravigliose, piene di sentimento e armoniose. Auguri per un futuro raggiante e di grande successo.