30 anni fa, il 5 febbraio del 1991, i Queen pubblicarono Innuendo, l’ultimo album della band con Freddie Mercury a guidarla.
Vogliamo rendere onore ad uno dei dischi più importanti della band, ripercorrendo la sua storia e parlando un po’ dei suoi brani.
La nascita di Innuendo
Siamo a Montreaux, ai Metropolis Studios, di proprietà dei Queen. Un mese dopo aver terminato The Miracle, il loro precedente disco, i membri della band si ritrovarono di nuovo in studio per lavorare a quello che poi diventerà il 96° miglior disco della storia della musica (secondo la BBC).
Brian May e Roger Taylor stavano lavorando a progetti paralleli, John Deacon era sempre più restio al mondo della musica e Freddie era attanagliato dalla malattia che ce lo ha portato via. Il tempo passava e la band ormai non era più in forma come un tempo. Nonostante questo, in tre (senza Deacon) iniziarono la stesura del disco.
Brian propose Headlong e I Can’t Live With You, mentre Roger scrisse These Are The Days Of Our Lives e Ride The Wild Wind. Freddie portò Delilah e I’m going slightly mad, apportando poi modifiche ai brani dei compagni e reinserendo nella band anche l’agognato bassista.
Il brano che apre il disco, nonché brano che da il nome all’opera (Innuendo) viene considerato la Bohemian Rhapsody degli anni ’90, per la lunghezza e la struttura molto simile al brano operistico pubblicato anni prima, ma di Innuendo, il brano, ne parleremo meglio in seguito
Arrivò anche la grafica, ispirata da un libro dell’illustratore e caricaturista francese Jean-Ignace-Isidore Gérard, conosciuto come Grandville. Il disco venne pubblicato, appunto, il 5 Febbraio del 1991 e rappresenterà un testamento della band, soprattutto grazie a Innuendo e The show must go on
Innuendo, lunga vita al flamenco
Innuendo consacra una volta di più Brian May come uno dei migliori chitarristi di sempre (per quanto mi riguarda se la gioca con Eddie van Halen, di cui consiglio il nostro articolo). In un brano incredibile come Innuendo, Brian May suona anche una chitarra acustica in pieno stile flamenco.
La cosa sorprendente di quel pezzo è che la melodia viene ripresa subito dopo, ma con una chitarra elettrica violenta a dir poco.
Innuendo non è solo flamenco, è anche opera. Diventa davvero un testamento della band, o meglio, di Freddie Mercury, un po’ come per dire “ci avete conosciuti con la nostra musica operistica, quindi noi vi proponiamo un nuovo brano “solenne” come sempre, e se anche dovesse finire tutto, the show must go on!“
The show must go on
Pubblicato come singolo per anticipare Greatest hits II, viene erroneamente considerato come il testamento di Freddie Mercury, anche se il brano è stato scritto da Brian May.
Molto interessante come l’ultimo brano dell’ultimo disco della band come l’abbiamo conosciuta tutti, termini proprio con un brano che invita a continuare, che lo spettacolo deve continuare, e continuerà fino ad oggi
Professore di Sistemi Informatici, studente di Ingegneria informatica, polistrumentista, blogger ed addetto stampa classe 2002 di Bergamo. Mi sono avvicinato al mondo della musica nel 2014 prendendo lezioni di pianoforte. Vivo il mondo della musica a 360°, vantando un disco da solista ed un tour con una band.
Ho creato il blog newvibesinmusic.it nel marzo del 2020 e tutt’ora continuo a curarne le pubblicazioni ed i servizi.
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