Gli Imagine Dragons, forse una delle band più importanti della storia contemporanea della musica pop, hanno annunciato un paio di mesi fa l’uscita di una versione restaurata e rinnovata di Night Visions, il loro album più importante e più apprezzato, per celebrarne i 10 anni dalla pubblicazione.
Assieme al “nuovo” singolo Love of mine (che poi altro non è che una demo tratta dal disco) e la pubblicazione di Demons e Radioactive nelle versioni live a Trianon e Red Rocks, gli Imagine Dragons hanno fatto capire di far sul serio, mandando i fan in visibilio già dopo l’uscita del loro ultimo disco Mercury ed il successone estivo di Sharks.
Oggi andremo a parlare di Night Visions, sviscerandone il significato e cercando di dimostrare il ruolo centrale che ha avuto nella carriera della band americana.
Radioactive
Primo brano del disco, pubblicato come estratto il 24 ottobre 2012, Radioactive non ha bisogno di presentazioni.
Un brano energico, spettacolare nei concerti quando è accompagnato da un assolo finale di percussioni e fuochi d’artificio, ha ottenuto la certificazione di diamante in tre stati e numerosissimi altri dischi di platino.
Radioactive (prima dell’uscita di Blinding Lights di The Weeknd) è stato il singolo rock presente per più tempo nella Billboard Hot 100 (87 settimane), ed è tutt’ora il singolo rock ad aver venduto più copie digitali in America, superando i 7 milioni di download.
Radioactive per me costituisce qualcosa di intrinsecamente maschile, è un brano che rimanda alla forza, e il testo che la supporta contiene molti tratti personali, ma in generale è una canzone che parla di vivere un’epifània; una sorta di risveglio improvviso e il desiderio di intraprendere qualcosa di nuovo, di vedere la vita in un’ottica differente
Dan Raynolds
It’s time
Singolo di debutto della band e primo loro brano a superare la barriera della riproduzione radiofonica, come sottolineato anche nel documentario di Night Vision, ora disponibile solo in America su Apple TV+
Introdotto da un jingle estremamente orecchiabile di chitarra, che in alcune versioni live è stata sostituita dai sintetizzatori e dal banjo, il brano parla della necessità di ricominciare e di cambiare senza però guardare al passato. Significato intrinsecamente intrecciato con quello di Radioactive, dove invece si parla di rinascita
Sei dischi di diamante e quattro dischi d’oro per il brano che ha lanciato gli Imagine Dragons nel mondo dell’industria musicale. Già dall’EP Continued Silence (considerato il miglior EP della band), e nell’omonimo It’s Time EP, spiccava fra tutte le altre composizioni presenti. Seppur non sia il più ascoltato nel disco, It’s time è di gran lunga il brano che meglio rappresenta la “Night Visions era”.
Amsterdam e Demons
Iconico brano degli Imagine Dragons, Demons è stato uno dei loro pezzi di maggior successo in Italia, arrivato come una furia e facendo innamorare tutti della band nel 2012. Anch’esso pubblicato precedentemente in Continued Silence EP, è restato nella classifica Hot 10 in America per dodici settimane ed ha ottenuto disco di diamante e dieci dischi di platino.
Il brano è dedicato a Tyler Robinson, fan della band morto a 17 anni per un cancro. Viene riportato il suo nome anche nel meraviglioso videoclip ufficiale, dove viene mostrato un concerto alternato a flashback dove un paio di persone del pubblico mostrano i demoni contro cui stanno combattendo, che è anche il tema centrale di questo capolavoro di Night Visions.
Amsterdam è invece senza dubbio un brano da tenere in considerazione quando si parla di Night Visions. Un mood quasi nostalgico creato dai sintetizzatori l’ha resa iconica per i fan di vecchia data. Seppur non sia uno dei brani più ascoltati della band, rimane comunque il più suonato, contando più di 300 esibizioni live del brano.
Selene
…comunemente chiamata anche “la miglior canzone degli Imagine Dragons nella Night Visions era“. Mi spiego meglio:
Selene è considerata dai fan storici come la canzone migliore della band, o se non altro una da menzione d’onore, e lo è dai tempi della sua prima pubblicazione nell’EP Hell and silence.
Il brano parla, anche con un paio di accenni nel testo, di Cleopatra Selene II, figlia di Cleopatra VII e Marco Antonio, nata presumibilmente nel 40 a.C.
I suoi genitori si suicidiarono quando la bimba aveva solo 10 anni, ed alla storia la bambina passò come una figlia indesiderata, tanto che il triumviro romano fu assente negli anni più importanti per la sua crescita.
La condizione disastrata di questa famiglia viene utilizzata dagli Imagine Dragons per descrivere la situazione disastrata di una generica famiglia con problemi di questo tipo, dove il padre inizialmente cerca di giustificarsi, anche considerando la sua giovane età, e continua a ripetere di non essere chi voleva essere.
Resolutions and lovers in the kitchen
Selene – Imagine Dragons
Love is clueless and destiny is wishing
This is my heart, it’s on the line, Selene
Round and round e River
Eh no, qui sono stato un po’ cattivello…
Di questi due brani abbiamo parlato in un articolo a parte. Fai un salto a leggere Imagine Dragons: 5 brani sottovalutati
Night Visions (Expanded edition / Super Deluxe)
Cosa ha di nuovo questo disco? Tante, tante cose!
Oltre ai brani che già siamo stati abituati ad ascoltare ed apprezzare, sono inclusi anche Fallen (fino ad oggi esclusiva solo di Apple Music), Love of mine e Bubble, delle demo mai uscite.
In un virtuale terzo disco è contenuta l’intera scaletta del concerto a Red Rocks del 2013, con una versione live di ogni singolo brano della versione originale del disco (che ricordo si ferma a 11 canzoni, fino a Nothing Left to Say/rocks medley) assieme a tre meravigliose versioni di It’s time, Radioactive e Demons da una sessione a Londra del 2013.
Il disco termina con una miriade di remix. Sappiamo quanto gli Imagine Dragons siano legati ai remix dei loro brani (inserirono il remix di Shots prodotto dai Dj Broiler, diventato anche in alcuni store più ascoltato del brano originale, con 340 mila riproduzioni contro le 100 mila del brano originale nel disco Smoke + Mirrors nella versione deluxe), ma era davvero necessario?
Di fronte ad un disco così incredibile, con brani storici anche in versioni inedite o meravigliose come gli ultimi tre citati, i remix stonano un po’, anche perché alcuni sono un po’ di dubbio gusto. Sarà il pubblico a deciderlo.
Per ora possiamo solo goderci di nuovo un disco storico per i fan sfegatati, e una bellissima scoperta per i nuovi fan, che potranno vedere chi erano davvero gli Imagine Dragons 10 anni fa.
Grazie della lettura, ci vediamo al prossimo articolo!
Professore di Sistemi Informatici, studente di Ingegneria informatica, polistrumentista, blogger ed addetto stampa classe 2002 di Bergamo. Mi sono avvicinato al mondo della musica nel 2014 prendendo lezioni di pianoforte. Vivo il mondo della musica a 360°, vantando un disco da solista ed un tour con una band.
Ho creato il blog newvibesinmusic.it nel marzo del 2020 e tutt’ora continuo a curarne le pubblicazioni ed i servizi.