Prendete delle sonorità prettamente rock, aggiungeteci un flow rap, poi stravolgete tutto avvicindandovi quasi al panorama hip-hop, senza perdere però lo stampo rock iniziale. Perfetto, avete ottenuto il “genere tremendo”, un termine coniato chiacchierando in videochiamata con I Tremendi, band di Roma che ho avuto la fortuna di conoscere ed intervistare.
Oggi li conosciamo meglio, scopriamo la loro storia e le loro ideologie nel campo musicale, il tutto (quasi) in concomitanza con l’uscita del loro nuovo singolo!
Anzitutto, la domanda di rito: come nascono I Tremendi?
Christian: “La band nasce nel 2016 dall’incontro di alcuni membri già inseriti nel mondo della musica con altri complessi.
“Abbiamo iniziato cercando di fare qualcosa di nostro e in italiano… poi alla base di tutto c’è una buona dose di romanità!
La formazione attuale è la sintesi di un percorso dove si sono avvicendati diversi batteristi, chitarristi e bassisti.
Durante il nostro percorso insieme, abbiamo fatto di tutto per cercare il nostro sound e capire il nostro stile. Per esempio, non avendo una voce melodica, la scelta migliore è stata produrre brani prettamente senza ritornelli.
Negli ultimi anni abbiamo sperimentato tantissimo, trovando poi la sintesi che ci permette di fare qualsiasi genere.”
E dopo anni di sperimentazione, quale è il vostro genere?
Christian: “Il nostro è un genere non catalogabile. Diciamo che è un po’ un genere tremendo, non è solo rap, ma nemmeno rock o hip hop, è difficile riuscire a catalogarsi per noi.
Per esempio “Piacere” è un po’ metal o un po’ rock, altri brani non ancora pubblicati spaziano nel genere afro.
Non ci interessa fare un genere in particolare, ci interessa prendere storie e costruirci una colonna sonora“
Come fanno allora I Tremendi ad avere un’identità definita cambiando così spesso genere?
Emanuele: “La versatilità è un nostro punto forte, ma di per sé è anche lo svantaggio.
La nostra identità risiede nel non accontentarsi dell’apparenza, noi non facciamo musica per “farci vedere in pubblico”.
Gli ascoltatori possono poi riconscere la nostra identità anche grazie alla scrittura di simone piu da storyteller che da rapper.”
Christian: “In un contesto come quello di oggi, dove la musica che proponi deve essere immediata e conosciuta, è raro sentire qualcuno che sperimenta. “Tremendo è tremendo”, è uno schiaffo che arriva diretto. Incosciamente facciamo musica perché pensiamo di dare qualcosa di nuovo.”
E come “reagisce” il pubblico ai vostri live? Riescono a captare il mood tremendo?
Christian: “Beh, ai live il pubblico inizialmente rimane un po’ di stucco, perché siamo prepotenti e sicuri di noi stessi, quasi come se stessero ascoltando una lingua diversa. poi con il tempo, durante il concerto c’è quasi apprendimento da parte del pubblico, che inizia a seguirci e fomentarci.
Poi capiamoci, per “prepotente” non intendo rozzo, intendo che la nostra musica è diretta come uno schiaffo. Arriva senza troppi complimenti.”
Parlando di “Piacere”, il vostro singolo. Cosa mi potete dire al riguardo?
Il brano è nato nel periodo pre lockdown, partito da un jam e poi rifinito.
Siamo completamente autoprodotti, anche il video è stato fatto da zero con attori che fanno questo di mestiere. Pensa che è stato registrato l’11 luglio (giorno in cui l’Italia ha vinto gli Europei), quindi dopo le riprese, seratona di rito!
Questo brano ci rappresenta. Siamo molto pesanti, l’ascoltatore medio, quando ci ascolta inizialmente alza la guardia, guidato quasi da un senso di repulsione.
In “Piacere”, la frase “io sono il tuo nuovo nemico” non è diretta a chi sta ascoltando, bensì è più introspettiva, parla di noi che combattiamo un nemico, ed in quel contesto diventiamo noi stessi i nemici.
Ascoltando Piacere ho veramente capito l’essenza di base dei Tremendi. Dal riff iniziale che parte solo dalla cuffia sinistra, all’entrata della voce che senza troppi complimenti arriva diretta nella tua testa.
Difficile capire quale sia effettivamente il genere di questo brano, ma il modo in cui ti sparano addosso la loro musica è unico. Forse è davvero questa l’essenza dei Tremendi.
Il resto della chiamata è stata una chiacchierata riguardo la musica di oggi, il successo e come raggiungerlo. Questi discorsi, ai fini dell’intervista sono esterni, però vorrei lasciarvi questo frase:
Ti ha detto culo, sei nato essere umano, non ermellino, sfrutta questa cosa, non siamo più nel medioevo, siamo in un contesto sempre piu moderno, non può essere sempre Instragam l’unico specchio per relazionarsi.
Christian Trabucchi – I Tremendi
Questa citazione nasce dopo che abbiamo discusso sul fatto che al giorno di oggi, il prototipo di band che ha successo è quel complesso che esce da X Factor, o qualche fenomeno virale di Instagram, mentre secondo loro (ma anche secondo me) è anche ricercando il proprio genere ed il proprio stile provando in studio e suonando insieme che nasce una band. Il successo poi vien da sé.
Grazie ancora a Christian ed Emanuele de I Tremendi per avermi dedicato parte del loro tempo per una piacevole chiacchierata in videochiamata. Auguro a questi ragazzacci di Roma tantissime belle cose, chissà che magari non ci vedremo dietro ad un palco 😉
Professore di Sistemi Informatici, studente di Ingegneria informatica, polistrumentista, blogger ed addetto stampa classe 2002 di Bergamo. Mi sono avvicinato al mondo della musica nel 2014 prendendo lezioni di pianoforte. Vivo il mondo della musica a 360°, vantando un disco da solista ed un tour con una band.
Ho creato il blog newvibesinmusic.it nel marzo del 2020 e tutt’ora continuo a curarne le pubblicazioni ed i servizi.